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[BARRINGTON] - La Casa dei Veleni

Ultimo Aggiornamento: 01/12/2007 23:50
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Sesso: Maschile
01/12/2007 23:50

La Casa dei Veleni

Raggiungibile dalla Piazza di Barrington

Situata a Barrington, la dimora di congrega è sede principale dei commerci dei Maestri dei Veleni, nonchè luogo ove i confratelli risiedono, creano pozioni e studiano le antiche arti della composizione dei veleni.

L'accesso alla casa è aperto a tutti coloro che hanno il coraggio per inoltrarvisi, o un valido motivo per farlo.

[Esterno]

Giunti dinnanzi alla Dimora essa si presenta ai nostri occhi imponente e severa: vi è la sua facciata in muratura sulla quale troneggiano, come buchi neri lì in alto, le finestre che danno sulle stanze dei Congreganti.
Orsù, avviciniamoci.

Eccoci ora sovrastati dall’ampia tettoia in pietra… saliamo dunque i tre gradini che ci separano dall’entrata e apriamo l’ampio portone a due ante, in legno di noce massiccio.

[Ingresso]

Appena varcata la soglia, nell'ingresso, si può leggere la bacheca di congrega, ove conoscere lo statuto, gli annunci di vendita dei veleni o gli altri messaggi.

Già dalla soglia si nota che l’intero piano terra è realizzato in pietra scura.

Una volta entrati, attorno a noi vi sono tre pareti decorate da tre archi ognuna e in ogni triade di archi l’apertura centrale è la più grande e ampia.

A sinistra, sul lato occidentale, oltre l’arcata c’è un baule in legno di quercia contenente arcani segreti della Congrega (perciò è meglio che chi non è immune ai veleni non curiosi troppo…) e sulla parete un imponente quadro fabbricato dagli abili Artisti dell’Isola Sacra che rappresenta l’esterno della dimora con i suoi dintorni.
Dalla parte opposta notiamo una scena simile alla precedente: anche qui vi è il baule e un grande quadro che ritrae la splendida Isola delle Mele.

[Sala Comune]

Innanzi a noi, superando l’arcata centrale, una stanza in penombra, illuminata da quattro candelabri appesi al soffitto e distribuiti in modo equo in tutta la grandezza del locale.
Spessi i tendaggi che ricoprono ogni finestra.
Di fronte a noi c’è un grande camino circondato da tre comode poltrone di colore rosso che posano su un tappeto ricamato in tinte calde. Le pareti sono quasi interamente coperte da scaffali ricolmi di tomi antichi, mentre l’interno del loco è occupato da quattro tavoli circondati da sedie con cuscini, anch’essi rossi come le poltrone.
Ai lati del focolare si possono vedere due ampie porte in legno di quercia, che possono venire aperte solo tramite una chiave (la cui forma ricorda la foglia d’Agrimonia) posseduta dai membri di Congrega.
Dietro a ciascuna di esse si trova una rampa di scale di legno: quella alla nostra sinistra si dirige versoi piani superiori della Dimora, mentre quella alla nostra destra conduce ai laboratori sotterranei.

Queste porte una volta chiuse possono essere aperte solo con la chiave; ogni confratello è in possesso di una copia, che custodisce gelosamente... difficile è capire che il monile serva effettivamente a questo scopo.

[Laboratori sotterranei]
- accesso consentito ai soli confratelli -

Scendendo verso i sotterranei arriviamo in un luogo il cui spazio centrale è occupato da quattro tavoli in legno, circondati da semplici sedie. Ai lati e innanzi a noi si trovano ampi armadi con ante in vetro attraverso le quali si possono intravedere boccette e bottiglie: questo è il Laboratorio della Congrega.
Sulla parete sud, a destra possiamo notare una porta oltre la quale si trova un piccolo ripostiglio.
Mentre, nella parete nord, ci sono tre porte. Qui vi sono riposte tutte le creazioni dei membri. In ognuna delle stanze sono presenti un tavolo tondo, una sedia, un armadio simile ai precedenti e un tappeto dai colori chiari.

[Piani superiori]
- accesso consentito ai soli confratelli -

Primo piano
Salendo al primo piano invece, troviamo inizialmente un ambiente vuoto, largo, ma poco profondo; da qui si può accedere, o ad un’altra rampa di scale o superando un muro con tre archi, alla Sala delle riunioni (nonché Biblioteca segreta).
Al centro di essa una stuoia in toni caldi su cui è posto un grande tavolo ovale, circondato da comodi sedili; anche qui alle pareti vi sono scaffali di libri.

Secondo piano
Salendo la rampa di scale (l’ultima) sbuchiamo in un lungo corridoio sul quale si affacciano numerose porte in legno. Percorrendolo notiamo che, in fondo, gira verso destra ed è qui che si trova la camera del Capocongrega; mentre le altre sono quelle dei Confratelli e delle Consorelle (e si aprono sempre con la chiave in dotazione ad ognuno dei confratelli). In ognuna di esse vi sono due letti e una cesta per i vestiti. La camera del Grande Maestro si distingue dalle altre per le lunghe tende appese alla finestra, il letto a due piazze e un piccolo divanetto rosso.

[Esterno - il Giardino]
- accesso consentito ai soli confratelli -

Posteriormente alla Casa dei Veleni vi è un giardino, raggiungibile direttamente solo da un angusto vicolo chiuso da un cancello in ferro battuto, che si aprirà solamente con la chiave a forma di agrimonia che hanno tutti i confratelli, e non visibile dalla piazza o da altre vie. Vi sono piccoli sentieri tracciati dalla ghiaia che circondano ordinate aiuole dove piante velenose di ogni genere prendono forma sotto le sapienti cure degli erboristi giardinieri.

Al centro del giardino stesso vi è un laghetto di piccole dimensioni, e poco distante un giovane oleandro. Un piccolo capanno in legno posto sul lato posteriore della casa funge da magazzino per le poche rare sementi e per gli attrezzi.

Descizione a cura di lady Alanis, lady Eowyn e lady Nihadiel

Immagini della Casa dei Veleni:

- Descrizione dettagliata con immagini colorate e in 3D di tutte le stanze sotto diverse inquadrature, realizzata interamente da lady Alanis (fondatrice della congrega):

DESCRIZIONE e IMMAGINI della Casa dei Veleni.

- Mappa del piano terra della Casa con relativo giardino, fatta da Nihadiel rigorosamente a mano e senza conoscenze architettoniche di sorta (quindi vale quel che vale):

MAPPA DEL PIANO TERRENO





.:° Sono sempre stato da solo, naturalmente; sono stato creato per essere solo. La differenza è che ora lo sono non perché lo hanno deciso gli altri ma per mia libera scelta. Sono libero di essere esattamente ciò che sono, e di non sentirmi diverso per questo motivo (T.B.)°:.
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