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[BARRINGTON] - La Dimora dei Contrabbandieri

Ultimo Aggiornamento: 28/04/2012 11:01
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Post: 1.038
Sesso: Maschile
28/04/2012 11:01


DESCRIZIONE



Vista da lungi: la dimora dei contrabbandieri incorona una collinetta nei pressi del lago, la via d’accesso: un sentiero che vi si inerpica. Quella che un tempo era una guarnigione ora è di molto cambiata, le torri son state trasformate in “ale”, quindi nei 4 angoli, del palazzo in stile veneziano che vi si è sostituito. Un balcone per torre, e una lunga balconata che si poggia sul cortile sottostante formato da un ordine di colonne che danno accesso alle tre porte d’ingresso.

Dall’esterno: si accede alla guarnigione da due ingressi, il primo, accoglie il viandante con tre porte che danno sul davanti della dimora. Il secondo ingresso invece è conosciuto solo ai rifornitori della congrega, infatti, sull’ala est (dalla quale si accede attraversando la vicina vegetazione di un boschetto) v’è una botola coperta di erba e arbusti vari,nascosta dagli occhi più distratti, abbastanza grande da farvi passare un carro trainato da buoi, questo giungerà attraverso una rampa, dritto sul magazzino sotterraneo della congrega.
All’ingresso principale si accede dal sentiero che giunge dalla baia e si inerpica su per la collina troneggiata dalla guarnigione. Il sentiero finisce in un porticato formato da ordini di colonne in stile dorico. Dal balcone sovrastante si può naturalmente vedere l’ingresso principale e il sentiero che porta verso Barrington. Superato il cortile si giunge di fronte a tre grandi porte. Quella centrale, la più grande, condurrà direttamente all’interno della guarnigione. Il portone grande di destra è dotato di una porticina, aperta nella metà superiore. Quella che si trova a destra condurrà al negozio. Quella sulla sinistra invece conduce nella stanza dei ricevimenti.
Dalla parte opposta, sul retro, le stalle e l’orto officinale.( Qui, v’è un accesso secondario, di conoscenza ai soli contrabbandieri: da questo ingresso si accede entrando nella stanza, qui, dietro la mangiatoia nella stalla che è leggermente scostata dal muro, si apre una porticina che darà sulle cucine.).
All’esterno poi, a destra dell’orto, c’è un pozzo con tanto di carrucola e secchio. Calandosi all’interno del pozzo, a una trentina di metri sotto terra, c’è una porticina dotata di serratura, aprendo la quale si avrà accesso alla stanza principale dei cunicoli d’ingresso.



PIANO TERRA




NB: I sigilli e le trappole
Role approvata: freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10210017

Responso master:

 

Il primo incanto: SIGILLO RUNICO è andato a quasi a buon fine (90%) solo in parte.Bisogna valutare bene l'esito finale e dare un responso per capire cosa effettivamente non ha funzionato.Io essendo il master che "guidava" la role,non ho voluto dire di piu.L'incombenza spetta al master che prenderà in valutazione la role.
Chiunque (con controparte presente sempre e comunque) arrivi e provi ad aprire la porta sigillata potrà fare un tiro di dado e, se esso darà da 91 a 100, la porta si aprirà senza opporre resistenza. Fermo resta che nessuno sa del sigillo e che, se il dado darà un risultato inferiore, sarà obbligo del player temerario giocarsi tali conseguenze. Non verranno accettate ruolate in solitaria. E' altresì ovvio che Alexandra ad un esame del suo sigillo potrà accorgersi di questo piccolo difetto e avvertire i contrabbandieri.

Il secondo incanto: TRAPPOLA FERREA & CATENE INFRANGIBILI sono andati completamente a buon fine.Nulla ha interferito con Alexandra.

Il primo incanto è scritto chiaramente,il secondo è evidenziato da un quadrato ROSSO.



Atrio interno: entrando dalla porta principale, quella di mezzo. Si percorre uno stretto corridoio illuminato da sporadiche torce, al termine del quale si apre lo spettacolo dell’atrio, un corridoio con pavimento rosso mattone, a spina di pesce e dotato di colonnato. Appesi alle parete quadri e arazzi disposti a narrare storie mirabolanti, ogni tre metri una poltroncina di velluto viola, all’angolo in fondo a sinistra una casetta, che occupa una modesta parte dell’atrio, (sette metri per quindici) potrebbe sembrare uno sgabuzzino delle scope un po’ troppo cresciuto, di pietra, con delle finestrelle strette dalle quali ogni tanto si affacciano sbuffate di fumo bianco, questo luogo è un altro di quei misteriosi luoghi riservati ai contrabbandieri ed ai loro fiancheggiatori. In questa costruzione ci sono le terme.
(le terme: la stanzetta che da fuori potrebbe sembrare un semplice sgabuzzino in realtà si rivela essere una comoda area relax, aprendo la porta ci si trova su una pedana leggermente rialzata di circa un paio di metri quadrati, dalla quale si scende per tre gradini prima di essere immersi in acqua calda fino alle caviglie, si vedono delle comode panche, scavate nella pietra, per tutto il perimetro, vi si arriva camminando sul “marciapiede” sul quale si è arrivati scendendo i tre gradini. Questo è largo circa 50 cm sotto i quali ricominciano a scendere degli scalini fino a due metri di profondità.)
Percorrendo il corridoio si incontrano diverse porte. A destra quella della stanza dei ricevimenti, più avanti quella delle cucine, di fronte quella del refettorio, e, tornando verso il punto di partenza, quella del negozio (a sinistra dando le spalle all’ingresso).

Ogni stanza del piano terra è dotata di finestre o spiragli sull’esterno.

La stanza dei ricevimenti: Sala posta nella parte sinistra del palazzo. Molto ampia e spaziosa la stanza dei ricevimenti è illuminata da torce sempre accese e da finestre dotate di vetri colorati, è inoltre dotata di un ampia tavolata sulla quale sono accesi molti candelabri d’argento, dietro lo scanno a capotavola, (sul lato opposto all’entrata) è appeso un lussuoso arazzo con intrecciato il simbolo di congrega. In un angolo si apre uno spazioso camino con intorno disposte molte confortevoli poltroncine in velluto blu notte. Un tavolino al centro di esse, e sotto un tappeto persiano. In un angolo a destra dell’entrata una piccola porticina di spesso legno di faggio, sprangata e lucchettata a dovere, da su una scala a chiocciola che conduce salendo alla torre Nord, e scendendo alla prigione. Un'altra porta, opposta a quella principale, conduce a quelle della cucina, un'altra sull’ala est della stanza, chiusa a chiave, apre sul corridoio che conduce al cortile interno.

Il negozio: il portone d‘ingresso del negozio è grande quanto quello della stanza dei ricevimenti, ma su questo si apre una porticina secondaria, di dimensioni più umane, quasi sempre aperta al pubblico (vedere sigilli). Il negozio è illuminato da molte lampade ad olio disposte lungo i muri. Vi sono diversi tavoli rudi: su di uno son disposte sfavillanti stoffe pregiate, su un altro metalli, in una vetrina chiusa vi sono disposte pietre preziose, su un altro tavolo son disposte una serie di gabbie che ospitano uccelli esotici e conigli colorati, agli angoli ogni sorta di merce accatastata. Nell’angolo sinistro una porta metallica, simile a quella delle prigioni che accede ad una scala a chiocciola che scende fino ai magazzini. Questa porta è generalmente chiusa a chiave, in modo da lasciare “isolata” dal resto del palazzo, la stanza adibita a negozio. E un’altra porta, in fondo alla stanza, conduce alle cucine.

La cucina: la cucina ha un grande tavolo al centro con sopra disposta disordinatamente ogni sorta di vettovaglia. È dotata di un amplissimo camino, dal fuoco perennemente acceso, sovrastato da un grande paiolo… si sa che i contrabbandieri son sempre affamati! Questo è talmente ampio da poter ospitare degli scanni di pietra ove vi si può sedere in periodi di particolare gelo (è all’interno del camino che si apre la porticina segreta della stalla) Sulla parete di fronte del fuoco un grande armadio che funge da dispensa, alle pareti dei chiodi a diverse altezze sui quali sono appese a testa in giù odori ed erbe mediche. Nell’angolo in fondo a destra rispetto all’entrata una scala a chiocciola, anch’essa dotata di porta chiusa, conduce ai sotterranei. Un'altra porta ancora conduce al refettorio. Da qui si può raggiungere la torre Ovest con un apposita scala a chiocciola.

Il refettorio: è una grande stanza illuminata anch’essa da torce, percorsa da un solo grande tavolo che, a forma di L, segue l’andamento della stanza. Una scala a chiocciola può portare salendo alla torre Sud, o nei sotterranei e scendendo con la cantina degli alcolici.
Dotata di due porte, una dalla cucina, una sul corridoio.



SOTTERRANEI:


Ai magazzini sotterranei, oltre che dalla rampa sul lato est (dal negozio), vi si accede grazie alle quattro scalinate, quatto come le continuazioni delle scale a chiocciola che salendo giungono alle torrette. Le porte di ognuna di queste torrette sono chiuse a chiave, così come l’accesso ai magazzini e ai sotterranei.
Il soffitto è basso, un metro e novanta circa dal pavimento grezzo alla volta a botte del soffitto. Una serie di colonne di mattoni di tufo costituiscono il sostegno delle fondamenta della guarnigione.
Il seminterrato è diviso in quattro aere, quella nord è occupata da un'altra, unica cella, separata dal resto da grosse e fredde sbarre di ferro. Niente finestre, nemmeno uno spiraglio di luce tra la prigione e l’esterno, è divisa dalla scalinata della torre Nord da un'altra ulteriore porta metallica.
La zona a est è invece utilizzata come magazzino delle merci in possesso dei contrabbandieri, anche questa zona è custodita da delle sbarre di ferro, la chiave delle quali è in possesso solo a chi di dovere.
La zona ovest invece ricopre il ruolo di cantina, due botti di vino sul lato sinistro della stanza, qualcuna più piccola di birra, e alcune bottiglie sono il normale panorama di chi entra.
La zona sud invece ospita le riserve di cibo della congrega. Prosciutti appesi al soffitto e formaggi sistemati in pile, pane e grano a volontà.
(Dentro la seconda, delle botti di vino, molto difficile da notare, si apre una porticina nella quale, accucciato, un uomo può entrare. Entrato nella botte ci si troverà di fronte ad una botola, questa condurrà a dei cunicoli scavati nella pietra. Il primo ci condurrà ad una stanza circolare abbastanza grande da poter conservare alcune tra le merci più preziose, e da poter ospitare altre 4 celle… una prigione dalla quale non è concesso far ritorno. V’è anche la porticina che conduce al pozzo che sta al piano terra, nel cortile. Dalla stanza si apriranno altri due cunicoli. Percorrendo il primo si giungerà ad un molo segreto della baia. Percorrendo il secondo invece si arriverà, uscendo per una botola ricoperta di felci, vicino ad un’entrata di Barrington posta alla baia.)

LE TORRI:
le quattro torri, dall’esterno non si lasciano notare, sono l’ultimo scheletro della vecchia guarnigione, son state rese irriconoscibili dai balconi e dallo sfarzo del palazzo veneziano che vi è stato costruito intorno.
La torre est detta anche “Del dolce suono” conduce direttamente al magazzino delle merci, principale fonte di guadagno della congrega, la scala a chiocciola che l’attraversa conduce anche al negozio. Quindi è sovrastante ad entrambe le stanze.
La torre ovest che conduce alla conserva di cibo dei contrabbandieri, chiamata anche “del ventre gonfio” conduce anche alle cucine.
La torre “del barcollante” ( torre sud) è invece quella che mette in contatto le stanze al primo piano, con il refettorio e con la cantina degli alcolici.
L’ultima torre, quella a nord è detta anche “del canto dell’usignolo” è quella che collega la stanza dei ricevimenti alla prigione.
Salendo invece ogni torre conduce alle stanze private dei contrabbandieri… ma non solo… se il viandante non si ferma al primo piano ma continua a salire si troverà in cima alla torre che sta saldo, su di un pianerottolo dorato di balconcino che sovrasta sul lago e sulla veduta del mondo dabbasso.



PRIMO PIANO:




Al primo piano si accede solo da una delle torri, Uscendo dalla scala a chiocciola ci si trova di fronte ad un corridoio che percorre l’intero perimetro, sul lato che si apre sul cortile esterno una serie di apertura condurranno alla balconata dalla quale i contrabbandieri si possono godere la panoramica del lago.
Dall’altro lato del corridoio le porte delle stanze private. (esse son dunque disposte su un quadrato, al centro del quale v’è la stanza di ritrovo dei contrabbandieri, quindi, per accedere ad essa, si dovrà necessariamente attraversare una delle stanze private dei ctb. dotata di un camino centrale e di molte comode poltrone oltre che di un tavolo intorno al quale i contrabbandieri si potranno riunire).
Kubren delle Ombre
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